di Don Wislow, HarperCollins Italia Ed.
Sei romanzi brevi dello scrittore americano, sei storie in cui i personaggi ricorrono in più punti e in cui si rincontrano alcuni protagonisti di romanzi precedenti che hanno fatto la fortuna di questo istrionico autore. Scritte con stili volutamente diversi – alcune dediche di apertura dei romanzi lo testimoniano con sufficiente evidenza –, le storie raccontano un'America perduta ma non disperata, in cui il valore della vita umana sembra sempre meno importante, ma nella quale sopravvivono valori discutibili nella forma, ma sostanzialmente improntati a una certa etica morale, non sempre condivisibile.
Nel primo racconto i protagonisti appartengono ad una famiglia di poliziotti. La madre centralinista del 911, i figli entrambi sulla strada: il maggiore a capo di una spregiudicata squadra d'assalto, il secondo alle prime armi. Sarà proprio l'omicidio di quest'ultimo a mettere in crisi i princìpi etici di una madre distrutta, che non esita a scatenare il figlio maggiore in una vendetta senza freni. La violenza qui è il tema dominante.
Nel secondo romanzo, Highway 101, dedicato a Steve Mc Queen, un ladro professionista e un poliziotto che ha dedicato la sua vita alla caccia di questo malvivente si rincorrono sulla strada costiera che dà il nome al racconto. Entrambi scenderanno a compromessi con le regole operative cui si sono sempre attenuti, in nome di una coerenza che non traspare all'esterno.
Nel terzo romanzo, un simpatico agente deve cercare di risalire alle ragioni che lo hanno visto mettere in ridicolo, di fronte alla città intera, da parte di uno scimpanzé fuggito da uno zoo con una pistola tra le mani. Personaggi, temi e stranezze che ricordano da vicino il maestro americano Elmore Leonard, cui sono ispirate forma narrativa e storia.
In Sunset, il quarto romanzo, ritroviamo contemporaneamente l'ambiente e i protagonisti de "La pattuglia dell'alba" e della serie dedicata a Neal Carey. In questo caso il fulcro è rappresentato dall'inflessibile quanto grasso Duke Kasmajian, garante delle cauzioni alla caccia di un fuggiasco, un ex campione di surf caduto in disgrazia.
Nel quinto romanzo ritroviamo Chon, Ben e O, il trio di amanti e spacciatori di erba protagonisti de "Le belve". Qui si ritrovano alle Hawaii per una joint venture che finisce male, tra mafie locali, questioni territoriali e una divisione evidente tra nativi e malihini, gli stranieri. È molto evidente in questa storia il desiderio di Winslow di racchiudere in uno stesso racconto i vari personaggi che ne hanno caratterizzato la storia professionale, qui improbabilmente tutti riuniti in una sperduta isola del Pacifico.
L'ultimo racconto, pur non dichiaratamente, sembra ispirato ad ambienti e caratteri dei romanzi di Cormac Mc Carthy. Il protagonista è un ex cowboy, riciclatosi come guardia di frontiera, che decide di intervenire personalmente per restituire una figlia alla madre immigrata clandestina, mettendosi contro una burocrazia e un'amministrazione più preoccupate della propria reputazione mediatica che degli obiettivi che dovrebbero perseguire.
Un libro in cui Winslow sembra voler recuperare personaggi e caratteristiche dei suoi noir più "narrativi", dopo la serie di romanzi più cronachistici dedicati al traffico di droga e alla corruzione.
Comunque una lettura piacevole, diversificata, che tiene ancorati alla pagina come un romanzo unico, nonostante la relativa brevità dei racconti.
Giudizio sintetico: Rieccoli