di Giancarlo De Cataldo, Einaudi
Il Pm Manrico Spinori , soprannominato il "contino" per la sua origine nobile, di una nobiltà decaduta dal patrimonio ormai dissolto, con una madre ludopatica, guida la squadra investigativa della Procura romana, tutta composta da donne, in un caso complesso e scottante: la morte del ricco palazzinaro Ademaro Proietti, un personaggio noto della capitale, dal passato poco limpido e dal carattere autoritario e aggressivo. Forse si tratta di un semplice incidente e il Proietti è accidentalmente caduto dal suo yacht. Ma Spinori nutre dei dubbi e indaga tra molte difficoltà.
Mancano pochi giorni a Natale. Dal mare di Ostia emerge il cadavere di Adriano Proietti. Ha trascorso la notte sul suo yacht con i tre figli maschi e il genero, hnno giocato a carte fino a notte inoltrata, hanno bevuto parecchio alcol. Un incidente sembra una spiegazione plausibile.
Il Pm Spinori non è però convinto. Nella famiglia della vittima covano segreti e i rapporti tra i componenti sono molto meno armoniosi di quanto questi dichiarino. E poi qualche piccolo dettaglio potrebbe far pensare a un omicidio.
Il team investigativo affianca validamente Spinori, si delineano i caratteri dei personaggi femminili, in particolare quello dell'ispettrice Deborah Cianchetti, da poco entrata a far parte del gruppo: dura, tatuata, con modi spicci e diretti che contrastano con le maniere raffinate ed eleganti del suo capo, Manrico, personaggio malinconico e solitario separato e con rapporti un po' complessi con le donne, che spesso ne restano affascinate: ama la musica, soprattutto quella lirica, in cui ritrova sentimenti, caratteri, situazioni che lo aiutano a comprendere meglio i casi che la professione gli fa incontrare.
Scorrevole e curata la prosa, vario il lessico, registri linguistici che variano in rapporto all'estrazione culturale e sociale dei personaggi. Un noir ben costruito con personaggi riusciti.
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