domenica 24 novembre 2019

Dove un'ombra sconsolata mi cerca

di Andrea Molesini, Sellerio

Romanzo di formazione ambientato nella laguna veneta durante la Seconda Guerra Mondiale, un periodo in cui per un ragazzo nato nel 1930 crescere in fretta non era una scelta, ma una necessità. All'ombra di un padre dal carattere imponente e nel ricordo di una madre scomparsa che "annusava la vita" per capirla, Guido passa dalla scuola al contrabbando come se il passaggio fosse naturale, nelle corde di un tempo e di un luogo inospitale ma affascinante come la gente che lo abita. 

Il Comandante è un ufficiale di Marina dal carattere forte e con la passione per i mappamondi. Concreto e calcolatore, si affida ai numeri per interpretare le rotte e navigare nella vita. Tutto il contrario della moglie, una donna elegante che si affida ai sensi (soprattutto udito e olfatto) per capire il mondo e la gente. Il loro unico figlio, Guido, naviga con leggerezza tra queste due visioni così diverse, passando dall'infanzia all'adolescenza mentre attorno a lui si attraversa una guerra totale. Con la scomparsa della madre e il suo arruolamento nelle fila di un gruppo partigiano diretto dal padre e dedito soprattutto al contrabbando, il confine tra l'essere bambino e diventare adulto sembrerebbe completamente superato, tuttavia alcuni fatti nuovi costringeranno Guido ad una nuova, dolorosa, crescita.
Con una prosa forte ed evocativa, a tratti ai limiti del barocco, Molesini ci conduce con salti temporali continui alla ricerca del momento in cui un ragazzo diventa uomo, consapevole che spesso questo momento coincide con un passaggio profondamente doloroso.

Giudizio sintetico: Lagunare

martedì 19 novembre 2019

La regola dei pesci

di Giorgio Scianna, Einaudi

Un romanzo sui giovani e quindi anche sugli adulti con i quali i ragazzi vivono, in particolare genitori e insegnanti. La storia vede una frattura profonda tra i due mondi. Ragazzi angosciati dal vuoto interiore, dall'assenza di prospettive e sogni e di visioni del futuro; adulti inconsapevoli del disagio adolescenziale e talvolta incapaci di far loro da guida. Una narrazione che dà un quadro cupo senza muovere accuse, con lo sguardo di chi vuole capire mettendosi nei panni di alcuni giovani.

Giorni nostri, una località non lontana da Milano. Quattro ragazzi: Ivan, Roberto, Anto e Lorenzo, in alcune parti il narratore della storia, progettano un viaggio estivo, un classico giovanile, una vacanza in Grecia. Ma dal 22 luglio, data prevista di termine del loro viaggio, "spariscono". Non danno più notizie, non sono rintracciabili né su Facebook, né sui cellulari. Angoscia delle famiglie. A settembre il liceo Tommaseo, frequentato dai ragazzi, riprende regolarmente le lezioni ma i quattro banchi restano vuoti.
Poi Lorenzo ritorna, ma è molto cambiato. Non parla, non dà spiegazioni ai genitori, che lo controllano assiduamente senza riuscire a aprire un dialogo con lui. Medesima situazione con i suoi docenti. L'inchiesta poliziesca in corso ipotizza un'associazione terroristica a cui i ragazzi avrebbero aderito.
Al centro del romanzo il gruppetto di amici, in cui ogni ragazzo si riconosce e si muove seguendo il movimento degli altri, come i pesci. Non importa se a guidare il gruppo è un "ideale" sbagliato, distruttivo, reso magari affascinante dai video che circolano su internet.
Un romanzo coinvolgente, scritto in modo scorrevole e facile, che i ragazzi potrebbero apprezzare. Una storia che ci riporta all'analisi di Umberto Galimberti, a quell'ospite inquietante, vale a dire al nichilismo dei nostri tempi, distruttivo soprattutto per gli adolescenti.

Giudizio sintetico: 18 anni


domenica 17 novembre 2019

Tokyo Blues

di Haruki Murakami, Feltrinelli

Una storia sentimentale e di formazione priva di fronzoli, adatta sia al pubblico femminile che a quello – soprattutto – maschile. Ambientato nel più lontano dei mondi rispetto al lettore europeo, il Giappone della fine degli anni '60, il romanzo riesce comunque a toccare tutti i temi propri dell'esistenza a tutte le latitudini: come a sottolineare che passioni giovanili, speranze, vita, morte vengono affrontate in tutto il mondo con lo stesso difficile approccio in barba a qualsiasi differenza etnica, storica o geografica.

Tokyo, fine anni '60. Watanabe è uno studente ospite di un collegio maschile rigoroso ma non eccessivamente. Alle spalle ha una perdita grave, che ha lasciato il segno nel suo vissuto lasciandogli anche un sentimento contraddittorio e spaesante nei confronti della bella Naoko, ragazza smarrita e distante. Come in altri romanzi dello scrittore giapponese, la storia non presenta avvenimenti eclatanti o cambi narrativi rapidi e sconvolgenti, tuttavia riesce a catturare il lettore fino alla fine soprattutto grazie alla precisa ed elegante descrizione di personaggi tipici molto verosimili e interessanti: il metodico Sturmtruppen, la frizzante e intrigante Midori, il cinico e disinibito Nagasawa, la saggia e problematica Reiko solo per citare i più caratteristici. Come cornice, una colonna sonora ricca di brani e autori pop, rock e jazz e diversi piatti della cucina giapponese non casuali che fanno passare in secondo piano la descrizione poco definita di una città che avrebbe meritato maggiore attenzione e che viene invece data per scontata. Da notare anche che il livello di immedesimazione tra narratore e protagonista è tanto stretto che è impossibile non vedere una certa similitudine tra alcuni fatti narrati e la biografia dell'autore, nonostante il poco convinto post-scriptum neghi in parte la cosa.

Giudizio sintetico: Emozionale

lunedì 11 novembre 2019

Tutto sarà perfetto

di Lorenzo Marone, Feltrinelli

La riconciliazione forzata di un figlio, chiamato ad assistere il padre malato per pochi giorni, si trasforma in una fuga a due verso un mondo di ricordi, rimpianti e nuove occasioni. Lo scontro tra due diversi modi di vivere, di pensare, di vedere l'altro, descritto con ironia da un autore che riesce a smuovere macigni di significato con parole leggere come farfalle.

Andrea Scotto è un fotografo di moda abituato ad una vita disordinata e assolutamente priva di obiettivi a lungo
termine. Tutto il contrario di sua sorella Marina, che invece si impone regole rigidissime e che si occupa del padre malato, un ex comandante di navi che per i due figli è stato sempre piuttosto assente a causa degli imbarchi di lunga durata. Chiamato a sostituire la sorella, che deve allontanarsi per cause di forza maggiore, Andrea si trova a combattere non solo con il padre, verso il quale ha sempre provato risentimento, ma anche con un perfido bassotto e con un decalogo di ossessionanti regole lasciatogli dalla sorella. Sfinito, acconsentirà ad assecondare il Comandante in un piano di fuga che lo porterà a ripercorrere la propria infanzia reinterpretando i ricordi da un punto di vista nuovo.
Romanzo leggero nella forma ma intenso nei significati, affronta il tema del rapporto padri e figli con molta ironia ma senza fare sconti né alla rigidità di un genitore incapace di farsi benvolere, né alla mancanza di responsabilità di un figlio che nell'assenza del padre ha trovato un comodo alibi per giustificare la propria estrema leggerezza. Sullo sfondo, teatro letterario per eccellenza, quella Procida da sempre considerata "l'isola che non c'è".

Giudizio sintetico: Familiare

Il mio anno di riposo e oblio

di Ottessa Moshfegh, Feltrinelli

Considerato da alcuni famosi giornali americani uno dei libri più belli del 2018, il romanzo è la storia di una giovane e bellissima donna, di cui non conosciamo il nome, che vive nell'Upper Side di Manhattan, in una casa acquistata grazie ad un lascito dei genitori, entrambi defunti. Rimasta senza lavoro, licenziata dalla Galleria d'arte per cui lavorava, mette in atto il programma, lucidamente concepito, di estraniarsi dalla realtà con un lungo sonno di un anno.

Una storia particolare, grottesca, ambientata all'inizio del XXI secolo, narrata in prima persona dalla protagonista, che per liberarsi dai suoi pensieri e resettare la propria vita passata decide di entrare in un letargo della durata di un anno. Si fa aiutare da un'improbabile psichiatra, la dottoressa Tuttle, che le prescrive farmaci tranquillanti e ipnotici in quantità straordinaria. L'isolamento della ragazza è interrotto talvolta dalle visite, in verità poco gradite, di Reva, la sua migliore amica, per la quale esce momentaneamente dall'isolamento partecipando al funerale della madre.
Pagina dopo pagina si capisce che la scelta della protagonista di staccarsi dal mondo nasce dal fallimento del rapporto con Trevor, uomo affettivamente immaturo, e soprattutto da un'infanzia segnata dalla mancanza di genitori, falliti come coppia e incapaci di amarla.
La conclusione del romanzo, che rimane aperta all'interpretazione dei lettori, collega la disgregazione individuale a quella della società occidentale.
Un romanzo di non facile lettura, non divertente come definito in quarta di copertina, che stimola alla riflessione sulla realtà dei nostri giorni.

Giudizio sintetico: Letargico