martedì 24 aprile 2018

Non tutti i bastardi sono di Vienna

di Andrea Molesini, Sellerio

La Grande Guerra nel suo momento più difficile, dalla rotta di Caporetto alla riscossa sul Piave, vista attraverso gli occhi di un giovane italiano orfano, ricco, innamorato del suo ambiente, che vede sprofondare la propria tranquillità sotto l'occupazione tedesca dell'elegante casa in cui vive. Una guerra circoscritta ad una villa padronale, vicinissima alle zone di battaglia del Piave, ma nella quale la maggiore contrapposizione sembra essere quella culturale e di censo, piuttosto che quella delle nazionalità in lotta. A 100 anni esatti dagli avvenimenti narrati, una storia dei nostri nonni che ci ricorda la peggiore delle guerre.

L'io narrante 17enne è solo una delle voci della famiglia che cerca di opporre una blanda resistenza, quasi un lieve boicottaggio, alle forze occupanti la villa padronale che rappresenta l'unico (o quasi) teatro di guerra di questo romanzo. Una famiglia di persone dal carattere marcato, dal nonno austero e sarcastico alla nonna elegante e raffinata che gestisce la resistenza della famiglia, dalla zia autorevole e coraggiosa alla domestica aggressiva e selvatica, che gestiscono la casa occupata. Per finire, la splendida e spregiudicata Giulia e un giardiniere misterioso, che tutto sembra  tranne che una persona di servizio, che gestiscono le emozioni del giovane Paolo. Su tutto, l'andirivieni di personalità militari tedesche e austro-ungariche, raffinati ed eleganti quanto riluttanti - loro - a gestire con il pugno di ferro un'occupazione che sembra definitiva, ma per la quale la storia ha previsto un epilogo diverso. Uno scontro tra classi sociali prima ancora che tra eserciti, in cui le emozioni dei protagonisti, dall'amore, alla violenza, al patriottismo, devono sottostare alla discrezione imposta dalla guerra, ma talvolta possono anche esplodere, violente, come granate in una trincea.

Giudizio sintetico: Orgoglioso

Mariti. O le imperfezioni di Gi

di Valentina Diana, Einaudi

Momenti di vita quotidiana di una coppia non più giovane. Uno sguardo ironico e leggero, scevro da psicologismi, per una serenità raggiunta con una semplice accettazione delle imperfezioni dell'altro. Un momento di leggerezza anche per il lettore.

Una coppia dei nostri giorni. Drina e Gi si sono conosciuti da giovani. Poi si sono persi di vista, altre storie, matrimoni, figli. Dopo vent'anni si riavvicinano attraverso Facebook e, pian piano, costruiscono una vita insieme a Spricchio, in Piemonte. Le complicazioni e le difficoltà non mancano: famiglie allargate, insuccessi lavorativi, problemi economici. Lo sfondo è infatti l'Italia di oggi, quella della crisi e del precariato che rende complicata la vita familiare. Certo i due protagonisti ci mettono del loro: architetto sognatore lui, attrice non di successo e bidella-supplente lei, senza attenzione alla concretezza e scarsa considerazione dell'economia domestica. Personaggi un po' estremi per comunicare il senso di leggerezza con cui affrontare la vita in un'epoca in cui programmi e certezze si scontrano con la realtà.
Un romanzo scritto in modo brioso in cui non cercare grandi riflessioni, ma un generico ottimismo e un'accettazione positiva della vita, soprattutto a due.

Giudizio sintetico: Commedia matrimoniale

martedì 17 aprile 2018

Non camminerai più sola

di Lisa Wingate, Mondadori

Lo scandalo di Memphis, emerso negli anni '50 dello scorso secolo, riguardante l'Istituto per l'infanzia abbandonata del Tennessee di Georgia Tann che dirigeva un traffico illegale di bambini, è lo spunto reale di questo romanzo di indagine e di sentimenti che coinvolgeranno soprattutto le lettrici.

Giorni nostri, Carolina del Sud. Avery Stafford, trentenne procuratore federale appartenente ad una famiglia ricca e importante, affianca il padre malato nella campagna elettorale. In occasione della visita ad una casa di riposo, viene a contatto con una donna, che sembra riconoscerla e – soprattutto –riconosce un braccialetto di famiglia indossato da Avery. Questo incontro sollecita la sua curiosità, o forse solleva dubbi già presenti allo stato inconscio e spinge la giovane donna ad indagare sul passato della famiglia Stafford, anche col rischio di mettere in dubbio le proprie sicurezze e la propria vita privilegiata. Il romanzo alterna capitoli dedicati alla ricerca di Avery a capitoli narranti le vicende di Rill Foss e della sua famiglia, risalenti al 1939. Rill e i suoi fratellini vivevano su un battello sul Missisippi, l'Arcadia, sono stati strappati ai genitori quando questi si sono momentaneamente allontanati e portati nell'orfanotrofio del Tennessee della terribile Georgia Tann, dove hanno vissuto esperienze dolorose di dickensiana memoria. Le vicende dei due personaggi, Avery e Rill, troveranno un punto di incontro.
Il romanzo, pur mantenendo un taglio quasi di indagine giornalistica, crea partecipazione emotiva nel lettore soprattutto nelle pagine riguardanti la sofferenza infantile e spinge a continuare la lettura del romanzo all'inizio un po' noiosa e piatta.


Giudizio sintetico: Dickensiano

domenica 15 aprile 2018

Exit west

di Mohsin Hamid, Einaudi

Gentile e distaccato, un romanzo semi-fantastico che indaga con occhio intimista il dramma dei milioni di rifugiati che invadono l'Occidente, raccontandolo attraverso l'odissea sentimentale di due giovani innamorati, dal momento del loro primo incontro al trasferimento definitivo, alternandolo a episodici inserti che ammiccano alla necessità di un'integrazione tanto irraggiungibile quanto indispensabile.

Quasi una risposta al Sottomissione di Houellebecq, questo romanzo fantapolitico breve inizia con la presa del potere da parte di non meglio identificati "miliziani" in un altrettanto non identificato paese islamico. Ci sono in questa rivoluzione tutti i drammi del recente passato, dall'imbarbarimento di città un tempo ricche di civiltà e cultura, alla disperazione di una classe media che vede perduti in pochi giorni tutti i faticosi passi compiuti verso la prosperità, la sicurezza e la laicizzazione dei costumi. In questo sfascio sociale militarizzato, si muovono a fatica Saeed e Nadia, giovani responsabili e innamorati, cercando una via di fuga attraverso le misteriose "porte" che si dice siano in grado di trasferire le persone da un lato all'altro del globo. Il loro viaggio metterà a nudo tutte le contraddizioni dell'Occidente, ma anche tutti i problemi irrisolti che la natura eccessivamente eterogenea dei rifugiati si porta dietro come un ingombrante fardello culturale. Un libro destinato a rimanere impresso, se non altro per gli interrogativi irrisolti che pone.

Giudizio sintetico: Fantamigrante

La parola ai giovani

di Umberto Galimberti, Feltrinelli

Il filosofo Galimberti ritorna con questo libro ad indagare il mondo dei giovani dieci anni dopo l'uscita de "L'ospite inquietante", in cui individuava nel nichilismo il colpevole del disagio non solo dei nativi digitali, ma di tutto l'universo giovanile. La nuova ricerca, che vede i giovani parlare in prima persona, è senza dubbio di grande interesse per chi è semplicemente curioso, per gli "addetti ai lavori" e per i giovani che vogliono confrontarsi con i coetanei.

Il libro, come un romanzo epistolare, definisce il suo percorso attraverso le lettere inviate nel corso di un decennio ad Umberto Galimberti, oltre che filosofo titolare di una rubrica di posta su D, inserto femminile de "La Repubblica", ricostruendo una mappa articolata del mondo molto chiacchierato – ma poco conosciuto – dei giovani dei nostri tempi. Le lettere, tutte con risposta e riunite tematicamente, toccano il rapporto con il mondo degli adulti e della scuola, la ricerca della propria identità e dei valori, bullismo e violenza, il tema del diverso e gli scenari dell'amore. Un mondo complesso,
in cui il filosofo individua oggi dei tratti di positività nell'atteggiamento reattivo di molti giovani non rassegnati a vivere passivamente nel vuoto di speranze e di prospettive.

Giudizio sintetico: Fiducioso

sabato 14 aprile 2018

Strane cose, domani

di Raul Montanari, Baldini&Castoldi Dalai Editore

Titolo incomprensibile per un libro leggero ma di stile, con una storia improbabile e un protagonista troppo al di sopra delle righe, ma che diventa di piacevole lettura solo grazie allo stile simpatico e smaliziato dell'autore, che riesce a proiettare il lettore nello spirito milanese della vicenda senza mai annoiarlo.

Danio è uno psicanalista quasi cinquantenne con un matrimonio finito alle spalle e una schiera di donne bellissime che se lo contendono a vario titolo, ex moglie compresa. Il rapporto con gli uomini è invece praticamente inesistente, figlio compreso, anche a causa di alcuni segreti inconfessabili che Danio si porta addosso come una pesane zavorra. La svolta arriva quando su una panchina trova un diario abbandonato e inquietante, che lo spinge a mettersi alla ricerca della misteriosa ragazzina che lo ha perduto: una scelta che lo porterà a mettere in crisi la sua vita e che non sarà esente da rischi. Come in molti altri libri dello stesso autore, c'è anche qui uno strano deus ex machina che sigilla la vicenda.

Giudizio sintetico: Playbo...tte

mercoledì 11 aprile 2018

Le ragazze

di Emma Cline, Einaudi

Una storia tutta al femminile sulla capacità di perdersi cercando di emanciparsi dalla solitudine della prima adolescenza, tra Charles Manson e una ricerca introspettiva ben sviluppata. Ambientata alla fine degli anni '60, la storia mette in scena l'inganno di una quattordicenne affascinata da un gruppo di ragazze che orbitano intorno ad un leader carismatico cinico e approfittatore. Sembra incredibile che sia stato scritto da un'autrice tanto giovane.

Evie che viene affascinata dal passo sinuoso di un gruppo di ragazze appartenenti ad una comune guidata da un musicista-guru dotato di grande carisma. Evie che entra a farne parte con la sua vitalità, mettendo in gioco i suoi sentimenti, il suo pudore, le sue amicizie e la sua vita precedenti, basate su un'American Way of Life priva di attrattive. Evie che a distanza di tanti anni rievoca il disastro scaturito da scelte sbagliate, droghe prese con leggerezza, paure, sesso, aspettative mancate. Il sogno infranto di Evie, il suo desiderio di essere insieme alle altre, l'illusione che gli uomini possano perdere l'abitudine di approfittarsi delle donne, sono il tradimento di una generazione di ragazze che ha inseguito sogni affascinanti ma pericolosi, finendo qualche volta sopraffatta da una realtà che si ripete.

Giudizio sintetico: Disilluso

venerdì 6 aprile 2018

Opium

di Maxence Fermine, Bompiani

Raccontino breve spacciato per romanzo, tenta di mischiare avventura e passione scegliendo come ambientazione la Cina nel periodo della Guerra dell'oppio. Articolato con capitoli cortissimi, può risultare una comoda lettura da viaggio, se il percorso non è troppo lungo.

Charles Stowe è un esperto inglese di tè, proprietario di un'impresa commerciale, che ha deciso di intraprendere un viaggio nel Celeste Impero per raffinare la sua conoscenza di una bevanda che gli garantisce una discreta agiatezza. Siamo a metà dell'Ottocento, e cominciano i primi contrasti tra la Gran Bretagna e la Cina a causa della diffusione dell'oppio. Stowe è un individuo molto testardo, che cerca con caparbietà di trovare le piante e i sistemi di lavorazione più raffinati, ma questo lo porterà ad assumere rischi eccessivi e a provare una passione travolgente che lascerà un segno indelebile nella sua storia. I preamboli ci sarebbero tutti per la costruzione di un romanzo storico, ma la concisione e lo stile asciutto purtroppo sterilizzano il racconto, rendendolo poco più di un soggetto cinematografico.

Giudizio sintetico: Striminzito

Eroi della frontiera

di Dave Eggers, Mondadori


Come già nel fortunato esordio dell'autore ("L'opera struggente di un formidabile genio"), si ritrova anche in questo caso un rapporto asimmetrico tra un adulto in fuga dalla normalità e dei bambini (in questo caso, due) che costringono ad assumersi responsabilità per le quali ci si rende conto di non essere completamente attrezzati. Come location, un Alaska in fiamme percorso disordinatamente a bordo di un camper scassato portandosi addosso una serie di problematiche non da poco.

Josie è una madre single che ha perso tutto: un marito incontinente e infantile, per il quale non si dispiace troppo, un lavoro da dentista, per colpa di una causa di risarcimento finita male, i sogni di ragazza, per colpa di un mondo al quale non è riuscita ad adattarsi. Ha deciso di fuggire in Alaska con i due figli, prendendo in affitto un camper scassato e tentando di allontanarsi da tutti i problemi che la vita sembra continuamente riversarle addosso. Certo, non è una donna previdente e riflessiva e questo non fa che attirare i guai, come i boschi le fiamme. Con lei un figlio di 8 anni troppo maturo e affidabile per la sua età, e una bambina di 5 in grado di rompere qualsiasi cosa, anche le più – apparentemente – robuste.

Giudizio sintetico: Inaffidabile

giovedì 5 aprile 2018

Terapia d'amore

di Daniel Glattauer, Feltrinelli

Un testo già strutturato come copione di un'opera teatrale, che mette in scena la crisi di una coppia davanti ad un terapeuta impegnato a salvare un rapporto sull'orlo del baratro. Un libro agile, adatto a chi cerca una lettura su problemi di vita ma non si aspetta riflessioni profonde.

Joana e Valentin sono sposati da 17 anni. Il loro rapporto è frutto di un colpo di fulmine scoppiato in vacanza durante un corso per sub; poi il matrimonio, 2 figli, il lavoro, gli impegni...
Un po' alla volta i due si sono allontanati ed ecco il tentativo di ricorrere ad uno psicoterapeuta che li possa aiutare a ritrovarsi. Le dinamiche sono quelle classiche, un po' scontate: Joana rimprovera al marito di averle scaricato addosso tutte le responsabilità familiari, di non avere più attenzioni nei suoi confronti, di aver avuto qualche "scappatella". Valentin le rinfaccia di sapere sempre tutto, di non ascoltarlo. Difficile superare la rabbia che li divide e li porta ad attribuire all'altro la responsabilità della propria insoddisfazione. Compito arduo per un terapeuta che sembra essere lui stesso nel corso di una grave crisi coniugale.
Un testo che ci si immagina rappresentato a teatro, una lettura che offre qualche spunto di riflessione sulla vita delle coppie di oggi.

Giudizio sintetico: In treatment

lunedì 2 aprile 2018

Sempre più vicino

di Raul Montanari, Baldini&Castoldi

Un romanzo che, dietro una trama noir, guarda alla generazione dei giovani di oggi, quelli nati negli anni '80, precari sotto tutti i punti di vista: lavoretti per sbarcare il lunario, esperienze sentimentali senza carattere di definitezza, famiglie d'origine spesso distrutte con genitori alla ricerca della propria felicità individuale. Un romanzo che parla a questa generazione e non solo a lei.

Milano, 2014. Valerio,ventisettenne protagonista del romanzo, prepara la tesi per prendere una seconda laurea. Per mantenersi, oltre a lavorare qualche mezza giornata nell'ufficio del padre (con cui ha un rapporto superficiale e difficile anche perchè quest'ultimo ha creato un'altra famiglia con l'odiosa Minhoi), affitta per brevi periodi il monolocale di via Castaldi lasciatogli dallo zio Willy, una sorta di medium trovato  morto in circostanze misteriose sulle sponde dell'Adda, che avrebbe messo insieme un fantomatico tesoro, mai ritrovato. Nei giorni in cui il suo appartamento è affittato, Valerio si trasferisce nella mansarda del suo grande amico Simon, quasi un fratello fin dai tempi del liceo. Valerio ha l'abitudine di visitare il proprio appartamento in gran segreto, quando i suoi ospiti sono fuori, per frugare nelle loro cose e carpire qualche aspetto della loro vita. Così avviene anche quando il monolocale viene affittato dalla bella Viola, una bionda affascinante da cui Valerio è attratto e che sembra a sua volta coinvolta. Quando Viola misteriosamente sparisce, l'appartamento viene affittato da Ric Velardi, un detective privato dall'impermeabile bianco, grande consumatore di involtini primavera e salsa di soia, alla ricerca di Viola per conto del marito di lei. Tra Valerio e Ric si crea un rapporto di collaborazione e, col tempo, di fiducia, paragonabile quasi a quello che può esserci tra padre e  figlio.
La storia nella seconda parte del romanzo decolla, il ritmo diventa più veloce e il lettore segue le vicende scoprendo intrecci imprevisti, affezionandosi al protagonista di cui apprezza la lealtà e l'assenza di cinismo. Un romanzo di intrattenimento, non privo di qualche interessante riflessione sociale e psicologica.

Giudizio sintetico: Melanchironico