giovedì 22 febbraio 2018

Vita in famiglia

di Akhil Sharma, Einaudi


Difficile sopravvivere a un colpo della sorte che distrugge sogni e speranze e lascia i componenti di una famiglia induriti e soli, ciascuno chiuso nel proprio dolore. Un romanzo per chi  non rifugge dalla sofferenza e dallo sforzo di accettarla e farla diventare parte di sé.

La famiglia Mishra, padre, madre e due figli adolescenti, realizza il sogno di una nuova vita trasferendosi alla fine degli anni '70 dall'India agli USA. Entusiasmo iniziale per una esistenza più comoda, con l'acqua calda in casa, ma difficoltà ad integrarsi in una società con tradizioni e modi di vita diversi. Tuttavia, quando la domanda di ammissione alla Bronx High School del figlio maggiore  Birju viene accolta, le difficoltà si stemperano e le prospettive di una vita più soddisfacente sembrano realizzarsi. Il tragico incidente di Birju, che lo riduce ad uno stato vegetativo, spezza ogni equilibrio: il padre si rifugia nell'alcol, la madre si indurisce e si dedica al solo figlio malato. Ajay, il figlio minore, voce narrante del romanzo, cerca una strada che gli permetta di sopravvivere e la trova prima nella lettura poi nella scrittura, che diventa lo strumento di liberazione della propria sofferenza e di accettazione di sé e delle proprie ferite.
Un romanzo autobiografico, potente grazie ad una prosa essenziale e sintetica priva di  indulgenze sentimentali e di ornamenti retorici e, proprio per questi motivi, molto efficace.

Giudizio sintetico: Intenso

La casa del silenzio

di Ohran Pamuk, Einaudi

Un romanzo introspettivo, che racconta lo smarrimento delle speranze giovanili e l'eguale incapacità di dar seguito ai sogni in due diverse età divise da un salto generazionale. Il Nobel turco riesce a incuriosire con un racconto a più voci ricco di forte emotività, ambientato alla fine anni '70, in una Turchia divisa politicamente e ancora incapace di gestire un turismo in rapida ascesa. Dispiace che il tempo e il luogo, e soprattutto la differenza culturale e storica dall'Occidente rendano l'atmosfera generale un po' distante.

Fatma è una novantenne acida ed egoista, chiusa in una grande casa decrepita situata in una località balneare emergente. Vive e dorme poco e male, accudita da un nano, figlio illegittimo del suo defunto marito, un medico alcolizzato che ha dedicato la vita a scrivere un'enciclopedia. Ogni estate la casa ospita i tre nipoti, che incarnano diversi caratteri e nutrono diverse speranze: Faruk, professore di storia grasso e alcolista che vuole perdersi nel passato e che ripercorre i tragici fallimenti del nonno e del padre; Nilgün, una ragazza bella e progressista che vive il presente e ne incarna le speranze; Metin, un giovane concreto desideroso di costruirsi un futuro che lo affranchi dai problemi economici che gli impediscono di entrare a pieno titolo nel mondo dei ricchi. Attorno a loro un carosello eterogeneo: giovani edonisti sempre alla ricerca di nuovi stimoli, incapaci di assumersi qualsiasi resonsabilità; il nano Recep, votato al servizio degli altri; il rabbioso Hasan, sognatore catturato da ideali fascisti; nei ricordi di Fatma assume un ruolo da protagonista persino il ricordo della follia vitale del nonno, origine dei vari problemi economici familiari. Tutti parlano in prima persona, ad eccezione di Nilgün, quasi che Pamuk non abbia voluto intenzionalmente dare voce propria alle speranze del presente.

Giudizio sintetico: Disilluso

lunedì 19 febbraio 2018

9 giorni

di Gilly Mac Millan, Newton Compton

Thriller inglese troppo calmo per incantare, comunque di veloce lettura grazie alla struttura a due voci sviluppata come io narrante dai due personaggi chiave, la madre di un bambino scomparso e il principale poliziotto incaricato di trovarlo, entrambi smarriti in un libro che punta più sulle vicende emozionali dei protagonisti che sulla storia vera e propria, in realtà piuttosto avara di sorprese. 

Rachel è una madre separata da poco che perde improvvisamente il proprio figlio in un bosco. Dopo le prime ricerche, compiute da un gruppo di passanti, viene coinvolta anche la polizia di Bristol, che mette in campo tutte le risorse disponibili per ritrovare il piccolo Ben. Per 9 giorni viene raccontata l'odissea della madre e del principale detective incaricato del caso, alle prese non soltanto con la difficoltà di venire a capo della scomparsa, ma anche con la necessità di difendere la famiglia dalla pressione dei giornalisti e dei social network, schierati sui due fronti opposti della colpevolizzazione e della difesa di Rachel, a seconda dei punti di vista considerata una donna abbandonata vittima del fato o una madre degenere e colpevole. La vicenda si svolge in un contesto familiare e sociale nel quale non ci si può fidare di nessuno, forse nemmeno delle vittime. Finale da dimenticare, anche se esaltato nella quarta di copertina.

Giudizio sintetico: Mediatico

La tentazione di essere felici

di Lorenzo Marone, Longanesi

Sono frutto di scelte tutte le svolte che si possono dare alla propria vita: quelle importanti, quelle emotive, quelle sbagliate, persino quelle che non si fanno. Libro di esordio dello scrittore napoletano, questo racconto tenero e divertente si snoda tra ironia e dramma attraverso i conflitti personali e familiari che coinvolgono un protagonista improbabile come eroe, ma pieno di involontaria umanità.

Cesare è un vecchio rompiscatole, cinico per scelta e buono per natura, che non riesce ad avere un contatto completamente sincero con i due figli, ormai grandi, ma che riesce ancora, non senza fatica, a divertire il nipotino e a vivere una vita in grado di dargli piccole soddisfazioni e sorprese. Dei nuovi vicini di casa, una coppia di giovani schivi e misteriosi, cambierà le abitudini di questo anziano ironico e solitario, costringendolo a fare ordine nel suo passato e a spendere le ultime energie per una causa necessaria quanto difficile da accettare, anche per un egoista come lui. Racconto che traina alla scoperta di una vita frutto di una serie di scelte, in una Napoli raccontata con uno stile anomalo e pacato.

Giudizio sintetico: Crepuscolare

venerdì 16 febbraio 2018

L'anno senza estate

di Carlos del Amor, Casa Editrice Nord

Un romanzo su un tema non nuovo nella letteratura, quello della mescolanza tra realtà e finzione, sull'ambiguità tra vita e immaginazione e sul ruolo del narratore che entra nelle vite altrui per crearne di nuove. "Quando entri nella vita degli altri, anche la tua cambia per sempre".

Madrid 2013. Avrebbe dovuto essere un'estate anomala, piovosa e fresca, almeno a detta dei meteorologi, una non estate, perfetta per chi, come il giornalista, protagonista e io narrante del romanzo, deve impegnarsi a scrivere la sua seconda opera letteraria. In realtà è un agosto torrido, il condominio in cui abita è deserto: tutti sono partiti per sfuggire l'afa, anche la portiera del palazzo. Quest'ultima tuttavia deve aver lasciato inavvertitamente in giro il mazzo di tutte le chiavi degli appartamenti del condominio. Il giornalista non esita a servirsi delle chiavi e a varcare le porte delle abitazioni per entrare nelle diverse vite, scoprendo storie e particolari di esistenze apparentemente anonime. Si imbatte così in una grande storia di amore, quella di Simon e di Ana, una storia tragica, dai contorni gialli. 
Le vite di condomini e inquilini, anche di alcuni che ormai se ne sono ormai andati dal palazzo, costituiscono la trama del suo romanzo, che finalmente giunge a compimento.
Uno spunto iniziale intrigante, non ben sfruttato e sviluppato, ma comunque un romanzo romantico e leggibile.

Giudizio sintetico: Condominiale